Conferenze,News

Dal 2016 l’Aref realizza delle periodiche rassegne nelle quali l’arte è sempre posta al centro di tematiche che sono strettamente collegate alla storia, all’economia e alla politica. Non c’è potere che non si renda visibile e riconoscibile attraverso un apparato artistico, quindi l’arte riveste un ruolo politico particolare e rilevante. La Fondazione Aref ETS tra il 2024 e il 2025 organizza la rassegna intitolata l’Arte dei regimi, con una serie di conferenze su questioni rilevanti.

La terza conferenza prima parte della rassegna si terrà domenica 17 novembre alle ore 18 presso SpazioAref e pone l’attenzione su come Hollywood, la più grande industria cinematografica del mondo, una delle più importanti industrie americane, è considerata la Mecca del cinema. “La grande fabbrica dei sogni” è stata spesso chiamata e in effetti grazie ai film da lei prodotti è stato esportato in tutto il mondo il Mito Americano: l’idea che chiunque, indipendentemente dalle circostanze della sua nascita, avrebbe potuto aumentare significativamente il suo tenore di vita attraverso la determinazione, il duro lavoro e la capacità naturale.
La Casa Bianca e il Pentagono, consapevoli della capacità di convinzione e condizionamento del pubblico insita nei film, a partire dalla seconda guerra mondiale hanno allacciato stretti rapporti con Hollywood intervenendo frequentemente per indirizzarne la produzione a sostegno degli interessi del capitalismo americano e della sua politica imperialista nel mondo. Riuscendovi spesso. Non sempre, per fortuna.

ingresso libero con prenotazione


per informazioni
e-mail: info@aref-brescia.it
telefono: 030.3752369 – 333.3499545

Conferenze,News

Dal 2016 l’Aref realizza delle periodiche rassegne nelle quali l’arte è sempre posta al centro di tematiche che sono strettamente collegate alla storia, all’economia e alla politica. Non c’è potere che non si renda visibile e riconoscibile attraverso un apparato artistico, quindi l’arte riveste un ruolo politico particolare e rilevante. La Fondazione Aref ETS tra il 2024 e il 2025 organizza la rassegna intitolata l’Arte dei regimi, con una serie di conferenze su questioni rilevanti.


 Il secondo appuntamento della rassegna Arte dei regimi, previsto per domenica 27 ottobre alle ore 18, tratta della diffusione massificata della fotografia e della grande stagione dell’espansionismo coloniale come fenomeni contemporanei. La macchina fotografica non è mai stata un mezzo neutrale, ha sempre celebrato il capitalismo e la borghesia, e fu parte integrante delle conquiste coloniali: venne utilizzata per creare mappe, per controllare nuovi territori e nuovi sudditi. La fotografia rientrava dunque in quel vasto flusso d’informazioni da cui dipendeva lo stesso progetto coloniale, creando l’immagine di popoli primitivi da civilizzare e di categorie razziali da classificare. Com’è lo sguardo dominante dell’uomo bianco con tutti i luoghi comuni del caso? E oggi com’è quello sguardo raccontato dai fotografi?

conferenza a cura di Rinaldo Capra e Maurizio Rebuzzini

ingresso libero con prenotazione

Conferenze,News

Dal 2016 l’Aref realizza delle periodiche rassegne nelle quali l’arte è sempre posta al centro di tematiche che sono strettamente collegate alla storia, all’economia e alla politica. Non c’è potere che non si renda visibile e riconoscibile attraverso un apparato artistico, quindi l’arte riveste un ruolo politico particolare e rilevante. La Fondazione Aref ETS tra il 2024 e il 2025 organizza la rassegna intitolata l’Arte dei regimi, con una serie di conferenze su questioni rilevanti.

Domenica 13 ottobre alle ore 18 presso SpazioAref si tiene la conferenza Propaganda nazifascista della Repubblica Sociale Italiana attraverso i suoi manifesti a cura di Costantino Di Sante, interviene Marino Ruzzenenti. L’ingresso alla serata è libero con prenotazione.

I poster e le cartoline realizzati dalla RSI rappresentano un’importante testimonianza storica della propaganda del regime dittatoriale tra il 1943 e il 1945. Le sue finalità furono di convincere il popolo italiano ad aderire nuovamente ai valori fascisti, a restare fedele alla Germania nazista e ad arruolarsi tra le fila di reparti organizzati per la repressione della Resistenza. I manifesti con una semplice e immediata estetica e grafica aggressive, spesso si riducono a veri e propri appelli all’arruolamento o alla riproposizione di tradizionali e vecchi slogan del regime fascista.

ingresso libero con prenotazione

 

Conferenze,News

Dal 2016 l’Aref realizza delle periodiche rassegne nelle quali l’arte è sempre posta al centro di tematiche che sono strettamente collegate alla storia, all’economia e alla politica. Non c’è potere che non si renda visibile e riconoscibile attraverso un apparato artistico, quindi l’arte riveste un ruolo politico particolare e rilevante. La Fondazione Aref ETS tra il 2024 e il 2025 organizza la rassegna intitolata l’Arte dei regimi, con una serie di conferenze su questioni rilevanti.

Mostre,News

Sabato 21 settembre alle ore 18 presso la Galleria di SpazioAref si inaugura la mostra Il realismo di Anna
Coccoli. Opere dal 1952 al 2008 a cura della Fondazione Aref ETS.

L’esposizione rimarrà aperta a ingresso libero fino a domenica 24 novembre 2024, dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19,30.

L’iniziativa è realizzata con il contributo della Banca BCC Agrobresciano e di Centro Veterinario SOS.

L’esposizione, realizzata in occasione del decimo anniversario della scomparsa dell’artista, presenta circa 35 opere di cui più della metà sono inedite; l’arco temporale molto ampio a cui appartengono i dipinti esposti permette di conoscere e approfondire l’arte di una tra le pittrici più importanti del panorama bresciano del Novecento.

Durante tutto il periodo dell’esposizione sarà possibile effettuare, per singoli e per gruppi, la visita guidata alla mostra. Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@aref-brescia.it o telefonare al 333.3499545

News

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Il video presenta la rassegna dei monumenti, cippi e lapidi della Resistenza, esistenti nella città di Brescia.

Abbiamo creato un osservatorio per segnalare gli aspetti critici attraverso brevi video.

Nuova rassegna curata dall’Aref dedicata a studi di tematiche bresciane: personalità, artisti e contesti.

Conferenze,News

Venerdì 31 maggio alle ore 18 presso SpazioAref sarà presentato il nuovo disco del TRIO EDONÉ Johannes Brahams | Complete Piano Trios, edito Da Vinci Classics.

Il compositore Mauro Montalbetti conversa con i protagonisti al fine di sottolineare le particolarità di questa notevole esecuzione che si contraddistingue per rigore e fantasia interpretativa per nulla scontata.

ingresso libero con prenotazione

Aref in musica,Conferenze,News

SpazioAref | Martedì 28 maggio 2024 | 18.30
presentazione a cura di Mauro Montalbetti

In occasione del 50° anniversario della strage di Piazza Loggia il compositore Mauro Montalbetti racconta la genesi dell’opera Il sogno di una cosa, scritta nel 2014 per i 40 anni della strage e prodotta dal Teatro Grande di Brescia. Il libretto e la regia furono realizzati dall’attore e regista Marco Baliani, Alina Marazzi curò la regia dei video presenti nell’opera. In scena c’erano l’attore Marco Baliani, il soprano Alda Caiello e un gruppo di giovani attori della Scuola Paolo Grassi di Milano.
L’esecuzione fu affidata all’Ensemble Sentieri Selvaggi, con la direzione del maestro Carlo Boccadoro, e al Coro Costanzo Porta di Cremona, con la direzione del maestro Antonio Greco.

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Sabato 11 maggio alle ore 18.00 presso la Galleria di SpazioAref si inaugura la mostra Mario Bettinelli | Ritratti e paesaggi a cura di Silvia Bianchera Bettinelli e dell’Aref.

L’esposizione rimarrà aperta ad ingresso libero fino al 9 giugno 2024, dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19.30.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno dell’Associazione MALALA di Treviglio.

“Il nostro artista però sperimentò liberamente anche in altri generi pittorici, primo fra tutti quello del paesaggio, un paesaggio emozionale, specchio segreto dello stato d’animo del pittore. L’amata val di Fassa, le Dolomiti, le cascine bresciane e bergamasche, il lago di Garda e quello di Como, il surreale panorama dei paesini Ceriana e Baiardo nell’entroterra ligure, gli amatissimi Navigli milanesi sono i soggetti ricorrenti dei suoi quadri. La poesia quotidiana delle sue darsene, avvolte da un’atmosfera silenziosa e lucente si avvicina senz’altro a quello che fu l’ultimo periodo della poetica bettinelliana, che possiamo fissare dal 1945 al 1952, ovvero la dimensione chiarista accanto a quella quasi coeva della Scuola di Burano. Appaiono in quegli anni numerosi dipinti dei canali veneziani e molte vedute di Burano e Torcello. Bettinelli si muove tra un linguaggio tardo scapigliato e la musicalità crepuscolare”.