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IN RICORDO DI MIRETTA RIZZI MIARI

Domenica sera 27 novembre è scomparsa, all’età di 105 anni, Miretta Rizzi Miari, figlia del pittore Emilio Rizzi e socia fondatrice dell’Aref, di cui è stata a lungo vice presidentessa.

Docente di filosofia nelle scuole medie superiori, pittrice, Miretta ha per anni celebrato la figura del padre Emilio con mostre prestigiose, come quelle di Cremona nel 1973 a Palazzo Trecchi con Mario Monteverdi, nel 1976 alla Permanente di Milano con Rossana Bossaglia e nel 1981 all’Associazione artisti bresciani con Elvira Cassa Salvi. Il suo costante mecenatismo culturale, che si è espresso con donazioni d’opere del padre alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, alla Galleria d’arte moderna “Ricci Oddi” di Piacenza e al Museo civico “Ala Ponzone” di Cremona, ha trovato il suo apice con la decisione di promuovere la creazione dell’Associazione artistica e culturale Gio Batta Ferrari ed Emilio Rizzi nel 2001, donando numerose opere e i locali dell’attuale Spazio Aref in piazza Loggia, come lo studio dell’artista che ha custodito con cura dal 1952, anno della morte di Emilio.
Come spesso amava dire con la sua consueta ironia, “si custodiscono e si donano le cose per soddisfare il proprio ego, l’ambizione di non essere dimenticati”; è probabile che il filantropismo di Miretta avesse anche queste componenti, ma di certo ha generato molte opportunità atte a promuovere l’arte e la cultura.
A lei vada il perenne ringraziamento da tutti noi, suoi collaboratori.

In ricordo di Miretta Rizzi Miari, l’Aref ripropone un documento video che ripercorre la storia di una figlia che per anni ha celebrato la figura del padre.

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