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Incontro a cura dell’Associazione NESSUNO[press]

Martedì 10 settembre alle ore 21 a SpazioAref  si tiene serata dedicata a Alex Majoli a cura di Roberto Ricca.
L’incontro è riservato ai soci NESSUNO[press]. Per info sul tesseramento: info@nessunopress.it

Alex Majoli

All’età di 15 anni, Alex Majoli è entrato a far parte dello studio F45 di Ravenna, al fianco di Daniele Casadio. Mentre studiava all’Istituto d’arte di Ravenna, si unì all’agenzia Grazia Neri e viaggiò in Jugoslavia per documentare il conflitto. È tornato nei Balcani molte volte negli anni successivi, coprendo tutti i principali eventi in Kosovo e in Albania.
Majoli si è diplomato al liceo artistico nel 1991. Tre anni dopo, ha realizzato un ritratto intimo della chiusura di un manicomio per i matti sull’isola di Leros, in Grecia, un progetto che è diventato il soggetto del suo primo libro, Leros .
Nel 1995 Majoli andò in Sud America per diversi mesi, fotografando una varietà di soggetti per il suo progetto personale in corso, Requiem in Samba. Ha iniziato il progetto Hotel Marinum nel 1998, sulla vita nelle città portuali di tutto il mondo, il cui obiettivo finale era quello di realizzare uno spettacolo multimediale teatrale. Nello stesso anno ha iniziato a realizzare una serie di cortometraggi e documentari.
Dopo essere diventato membro a pieno titolo di Magnum Photos nel 2001, Majoli ha coperto la caduta del regime talebano in Afghanistan e due anni dopo l’invasione dell’Iraq. Continua a documentare vari conflitti in tutto il mondo per NewsweekThe New York Times Magazine , Granta e National Geographic .
Majoli, in collaborazione con Thomas Dworzak, Paolo Pellegrin e Ilkka Uimonen, nel 2004 ha avuto una mostra ed installazione di grande successo Off Broadway a New York, che ha viaggiato in Francia e Germania. Successivamente è stato coinvolto in un progetto per il Ministero della Cultura francese intitolato BPS, o Bio-Position System, sulla trasformazione sociale della città di Marsiglia. Il suo progetto, Libera Me, è una riflessione sulla condizione umana.

Roberto Ricca

Nel 2003 è scoccata la scintilla per la fotografia, dopo un viaggio da Brescia a Marrakesh. Vedere le foto degli amicidella piazza Djamaa el Fnaa sui loro blog, risvegliò in lui qualcosa di sopito. La passione per la fotografia si intersecava con l’altro amore, quello per il teatro portandolo a fotografare per compagnie e gruppi teatrali di Brescia e provincia.
Nel 2012, si buttò in un progetto sul mondo del pugilato dal titolo “Fuori i secondi”, progetto culminato con una mostra personale alla Wave Photogallery di Brescia ed una collettiva a Torino. Nel 2015 espone in un progetto sul cibo etnico alla Biennale d’arte fotografica Riviera dei Cedri. Roberto Ricca è stato premiato e segnatato in diversi concorsi (Leica talent, Sony World Photography Award, Photo contest del Parlamento Europeo, Venice International Photo Contest,….). Collabora con l’agenzia Demotix (Corbis) con pubblicazioni sul quotidiano Il Sole 24 Ore e sul settimanale L’Espresso
E’ socio fondatore dello studio fotografico Gilberti – Ricca e di Limen Studio. Al lavoro fotografico vero e proprio affianco l’attività come formatore di corsi di fotografia

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